La mostra, a cura di Giovanna Marinelli, Stefano Saverioni e Gianfranco Spitilli e realizzata dall’Associazione Bambun e da PTS Art’s Factory con il contributo della Fondazione Tercas, promossa dal Comune di Canzano e dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, dall'Archivio di Stato di Teramo in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica per l’Abruzzo in occasione del restauro dei sotterranei di Palazzo De Berardinis – Sale delle Volte – si concentra su alcune delle famiglie più antiche che hanno segnato la storia di Canzano a partire dal XVII secolo, ancora presenti in paese con alcuni degli ultimi eredi. In ciascuna rintracciamo canonici e pievani, militari e patrioti, magistrati e notai, farmacisti, medici, geodeti, amministratori; personalità di spicco, autorevoli e spesso autoritarie, in grado di condizionare la vita della comunità. Accanto ad esse un universo di famiglie rurali, disseminate nelle contrade e nelle case sparse, che hanno costruito nei secoli l’articolata storia quotidiana del territorio attraverso le loro competenze artigianali e agricole, le usanze, i saperi e i sistemi di pensiero, spesso antagonisti, più frequentemente complementari a quelli delle famiglie padronali dalle quali dipendevano.
“Canzano si racconta” si propone dunque come un percorso narrativo propedeutico all’allestimento di un Museo dei saperi familiari, che accanto alla documentazione d’archivio consenta di esporre, negli spazi ampi e suggestivi di Palazzo De Berardinis, le testimonianze e gli oggetti di famiglia tramite installazioni multimediali e un uso evocativo della rappresentazione fotografica, ma anche di mostrare l’impegno costante e attuale dell’Associazione “Ars et Labor” per tramandare l’arte del ricamo alle nuove generazioni.